Lo yoga: cos’è, le origini, le tipologie esistenti, i benefici, i rischi e le controindicazioni

Lo stress di tutti i giorni può davvero nuocere alla nostra salute, sia fisica che mentale.

Il movimento fisico è quello sicuramente più gettonato per cercare di combattere lo stress accumulato ogni giorno; ma vi è una pratica fisica di posture e ‘figure’, dette ‘asana’, che più di tanti altri sport riesce a soddisfare la necessità di rilassamento, di mente e corpo.

Si tratta dello yoga, une vera e propria pratica di cui oggi tutti parlano, ma che in pochi sanno davvero eseguire al meglio.

Oggi vedremo insime: cos’è lo yoga, le sue origini, le tipologie esistenti, i benefici, i rischi e le controindicazioni.

 

Cos’è lo yoga?

Quando si parla di yoga, non si intende solamente una pratica che doni benessere fisico, ma anche e soprattutto mentale.

Si tratta di posizioni e respirazioni appositamente pensate per donare equilibrio interiore e all’anima.

L’energia vitale viene appositamente direzionata e diventa così costruttiva e utile per il nostro corpo.

Con lo yoga si impara a gestire la propria energia, imbrigliarla, e poi utilizzarla al meglio quando se ne ha più bisogno, senza sprechi inutili e deleteri per il nostro organismo.

 

Le origini dello yoga

Le origini dello yoga risalgono alle antiche tradizioni indiane, già a partire dal V secolo a.c.

I guru indiani portarono lo yoga in occidente tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900; ma questa pratica prese davvero piede nel nostro continente solo a partire dagli Anni Ottanta, anche se in maniera molto diversa rispetto al contesto orientale.

Se nella tradizione indiana, lo yoga è molto più di un semplice esercizio, in quella occidentale la connotazione resta molto più limitata all’aspetto di esercizio a corpo libero.

Importante poi sapere che il primo dicembre del 2016, lo yoga è stato inserito dall’UNESCO tra i beni culturali immateriali dell’umanità.

 

Le tipologie di yoga esistenti

Lo yoga ha al proprio interno diverse tipologie; queste si possono dividere i 4 filoni principali:

  1. Kundalini

Forma di yoga che si basa sul concetto di Kundalini o Shakti, ovvero tutta quell’energia creativa che alimenta l’anima. Energia che si libera dalla base dell’osso sacro, diffondendosi poi lungo il midollo spinale, sino al cervello. Si tratta del risveglio di forze energetiche molto potenti, che devono essere seguite solo da una guida specifica.

  1. Vinyasa

Lo yoga Vinyasa segue il così detto ‘flusso’, ovvero tramite movimenti lenti e consapevoli, mutando senza mai fermare il flusso continuo del proprio corpo. Si tratta di avere molto controllo circa il respiro, l’equilibrio, la forza e la flessibilità dei muscoli dell’intero corpo.

  1. Hata

Perfetto equilibrio tra la ricerca di forza fisica e flessibilità. Si tratta di allineare il proprio corpo al fine di far fluire l’energia interiore nella maniera migliore possibile. In sostanza: allineare il corpo, al fine di calmare mente e spirito. Meno vorticoso rispetto al flusso continuo delle posizioni dello yoga Vinyasa.

  1. AntiGravity

Nato negli Stati Uniti e concepito da Christopher Harrison, ex ginnasta e coreografo di Broadway. Si tratta di una serie di esercizi che uniscono: yoga, pilates, ginnastica ritmica e acrobazie aeree, tramite l’utilizzo di una sorta di amaca appositamente progettata.

 

Potremmo considerare poi un altro ramo dello yoga: lo yoga Nidra. Si tratta di uno stato di semicoscienza, molto simile al sonno, e tipico di uno stato profondo ed intenso di meditazione. Uno stato anche raggiungibile col training autogeno, esercizi di rilassamento oggi molto seguiti per risolvere soprattutto traumi psicologici pregressi.

 

I benefici dello yoga: mente e muscoli coinvolti

Lo yoga viene utilizzato per diversi scopi, in occidente soprattutto per:

  • Favorire il rilassamento psico-fisico;
  • Ridurre lo stress;
  • Scopo strutturale;

Si tratta di un’attività che favorisce molto la salute fisica e mentale, aiutando a tenere sempre in movimento il corpo e libera la mente da stress e pensieri non costruttivi.

I muscoli e le parti del corpo che ne beneficiano maggiormente sono quelli della schiena, tutta quella zona da cui dipendono: struttura, equilibrio e bilanciamento. Grazie allo yoga si possono riequilibrare determinati difetti posturali e molti problemi che procurano spesso mal di schiena.

 

I rischi e le controindicazioni

Così come accade per qualsiasi altro sport, anche nella pratica dello yoga si può intercorrere in lesioni e danni alla schiena.

Degli studi su un modesto campionato australiano, hanno dimostrato che circa il 20% delle persone subiscono lesioni fisiche durante la pratica dello yoga.

Si tratta comunque di effetti negativi causati dalla mancanza di un’adatta preparazione della persona che lo pratica o, peggio ancora, dell’istruttore in carica.

I rischi più comuni sono:

  • Ipertensione del collo: che può provocare la dissezione dell’arteria vertebrale, con alto rischio di ictus;
  • Lacerazione aceta bolare: un danno alla struttura tra femore e anca;

In sostanza, la competenza è alla base di quest’attività motoria, così come la consapevolezza e la massima attenzione nell’esecuzione, al fine di evitare problemi fisici anche piuttosto seri per la propria salute.