Quando si parla di intossicazione da metalli pesanti, si vuole indicare una condizione medica, determinata dall’accumulo tossico di metalli pesanti, nei tessuti molli dell’organismo.
Purtroppo i metalli pesanti sono delle sostanze con cui viviamo quotidianamente, perché sono alla base della composizione di diversi organismi viventi, presenti anche nel nostro stesso corpo. Alcuni di questi però, sono potenzialmente tossici e letali per il nostro organismo. In questa pagina vedremo come capire che si ha un avvelenamento da metalli pesanti, quindi quali sono i sintomi e i possibili rimedi da mettere in atto.
Tabella dei contenuti
Sintomi dell’intossicazione da metalli pesanti
In base alla natura ed alla gravità dell’intossicazione da metalli pesanti, varia la sintomatologia. Tendenzialmente si possono manifestare:
- Forte nausea
- Vomito
- Diarrea
- Forte mal di stomaco
- Dolore persistente alla testa
- Percezione di sapore metallico in bocca
In base al metallo, possono comparire inoltre delle macchie di colore blu o nero intorni ai tessuti gengivali, mentre nei casi più gravi, il paziente affetto da intossicazione da metalli pesanti, può avere compromissioni a livello cognitivo, motorio e linguistico.
Quali sono le fonti antropiche e dove si accumulano
I metalli pesanti, come abbiamo accennato, sono delle sostanze che si possono trovare ovunque, le principali fonti antropiche sono:
- Vernici contenti piombo, cadmio e mercurio
- Fungicidi ed insetticidi, contenenti metil-mercurio, cadmio ed arsenico
- Prodotti per la cucina contenenti alluminio
- Prodotti per la manutenzione e protezione del legno contenenti arsenico
- Disinfettanti contenenti argento e mercurio
- Vaccini contenenti alluminio e metil-mercurio
- Amalgami dentali contenenti mercurio
- Impianti elettrici contenenti arsenico e mercurio
- Autoveicoli contenenti rodio e palladio
- Industrie metallurgiche-fonderie, dove si utilizza il piombo, l’arsenico, il cobalto e l’alluminio
- Agricoltura, dove è presente rame, alluminio ed arsenico
- Sistemi di smaltimento-rifiuti-inceneritori, dove si utilizza il mercurio, il cadmio, il piombo e l’arsenico
Il bio-accumulo di metalli pesanti, può avvenire nel nostro organismo in diversi distretti, ovvero nel fegato, nelle ossa, nel cervello e nei reni. In base all’incidenza sulla salute, tale patologia si tramuta in intossicazione acuta da metalli pesanti, come ad esempio il saturnismo, in insufficienza renale ed in demenza.
Questo disturbo inoltre, può determinare malformazioni e tumori nei neonati, senza contare che purtroppo ai giorni nostri, l’intossicazione cronica da danni epigenitici, ovvero ambientali, oppure genetici ed enzimatici, sembrano essere certi.
Il danno enzimatico è provocato dal mercurio, dal piombo e dall’arsenico, mentre la neuro-tossicità è determinata dal mercurio, dal piombo e dal cadmio. La cardio-tossicità invece si manifesta a causa di intossicazione da piombo, cadmio e mercurio, mentre quella ematica da piombo ed infine quella gastrointestinale, da mercurio, piombo, e cadmio.
Diagnosi dell’intossicazione da metalli pesanti
Dove fare esami clinici per metalli pesanti? Alcuni nostri lettori ci hanno chiesto dove sono situati dei centri medici specializzati. Innanzitutto è fondamentale capire se si tratta di un reale avvelenamento da metalli pesanti oppure se i sintomi manifestati rispecchiano un’altra patologia. Il primo passo è rivolgersi al proprio medico di fiducia e chiedere consiglio a lui. Prescriverà innanzitutto delle analisi del sangue e delle urine.
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Grazie alla medicina esistono test diagnostici sia per l’intossicazione da metalli pesanti, sia per le forma cronica, oppure acuta, di questa grave patologia. Nelle forme acute vengono analizzati il sangue e le urine, mentre per la diagnosi da intossicazione cronica, si analizzano i capelli.
Il Mineralogramma è uno strumento che veniva utilizzato già negli anni 60, ed è un test valido per rilevare il quantitativo di metalli tossici che con il passare del tempo si vanno a depositare nei tessuti, riconosciuto dai principali organi di sorveglianza sanitaria.
Quando le analisi del sangue e delle urine non bastano più
In presenza di intossicazione da metalli pesanti, questi compaiono in primis nelle urine e nel sangue, ma nella forma cronicizzata, si è scoperto che è importante andare alla ricerca dei metalli nei tessuti, perché non sono più visibili nel sangue e nelle urine.
Attraverso l’analisi spettro-fenometrica, si possono individuare e conteggiare tutti i minerali che si liberano una volta digerito e distrutto interamente la componente organica del capello. Si utilizza il capello perché è un campione molto semplice da prelevare e non comporta nessun trauma al paziente.
Il luogo principale del nostro organismo è la cellula, infatti lì vengono utilizzati ed immagazzinati tutti i minerali, tra cui anche quelli potenzialmente tossici. I nostri capelli, sono un materiale da biopsia stabile, che non richiede un particolare trattamento e manipolazione che potrebbe facilmente inquinare il campione prelevato.
Nei nostri capelli i livelli dei minerali presenti, sono di 10 o 300 volte superiori a quelli del sangue, e grazie a questo è possibile ottenere un quantitativo più accurato, compresi i minerali con bassissima concentrazione.
In medicina quantistica si effettua anche l’analisi bio-fisica del capello, decisamente meno costosa rispetto al mineralogramma ed anch’essa molto attendibile. È possibile con tale test verificare in maniera semplice e veloce se un paziente è affetto da intossicazione da metalli pesanti e in quale percentuale questi sono presenti rispetto alla norma.
Rimedi naturali
Ora elencheremo alcuni consigli pratici e molto semplici da eseguire, per disintossicarsi dai metalli pesanti in maniera del tutto naturale.
1. Clorella: questa è una micro alga unicellulare che si trova nelle acque dolci, e la sua assunzione come rimedio naturale, è in grado di favorire l’eliminazione dei metalli pesanti e di conseguenza l’espulsione delle scorie da parte del nostro organismo. Inoltre è in grado di ridurre le reazioni allergiche e gli statoi infiammatori dovuti a tale disturbo. Si può acquistare facilmente nelle erboristerie sotto forma di integratore alimentare in capsule o in polvere.
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2. Zeolite: tale sostanza è un minerale di origine vulcanica, ed è considerato un vero e proprio spazzino per il nostro organismo. Grazie alla sua struttura, è in grado di assorbire i metalli pesanti e tutte le sostanze dannose che circolano nel nostro organismo. Viene utilizzata molto spesso negli apparecchi ionizzatori ed alcalinizzatori per purificare in casa l’acqua del rubinetto. Si consiglia di assumere un cucchiaio di zeolite in polvere prima dei pasti principali.
3. Curcuma: questa è una spezia di origine orientale ricca di proprietà benefiche per il nostro organismo. Tra le tante virtù, troviamo la capacità di purificare l’organismo dalle tossine, dagli agenti inquinati e dai metalli pesanti. Non dimenticate dunque di aggiungere un po’ di curcuma nei vostri alimenti, insieme al pepe nero, che attiva le sue proprietà.
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4. Coriandolo: questo vegetale è conosciuto anche come il prezzemolo orientale, e svolge un’azione di rilievo nei confronti dei metalli pesanti. Il suo impiego è molto utile per la rimozione del mercurio, che con il passare del tempo si accumula tra le cellule e nel loro nucleo. Consigliamo di assumere il coriandolo insieme alla clorella, in maniera tale che le tossine non vengono più riassorbite.
Come abbiamo visto, i metalli pesanti possono causare gravi patologie per il nostro organismo, per questo vi consigliamo se avete il sospetto di una intossicazione, di consultare il proprio medico e richiedere il test. Infine è molto importante saper inoltrare nella nostra dieta degli alimenti disintossicanti, per migliorare il nostro stato di salute.